Forse c’è una ERRE di troppo??
Chi siamo? Ci piace definirci artisti d’emozioni, o forse siamo semplicemente viaggiatori.
Quanti stati d’animo conosci? Pensane 3. Adesso pensane 5. Arriviamo a 10… Inizia a diventare più difficile, eh?! Meno immediato.
Ci pensi che ogni giorno, ogni ora, ogni attimo viviamo infiniti stati d’animo? Ed ognuno di questi ha sfaccettature personali che lo distinguono da quello di qualcun altro? Quante risate si spengono per un’evoluzione del pensiero e quanti momenti solenni vengono attraversati da ilarità improvvisa, ognuno secondo il proprio sentire.
Siamo un turbinio di emozioni ma non sempre ci rendiamo conto di tutto ciò che proviamo, di quando e come lo proviamo, non sempre siamo in grado di sentirci,capirci, interrogarci, risponderci, risolverci.
Non c’è tempo. Ogni pensiero è già un sentire passato e poi vogliamo parlare di quanto sia impegnativo stare sempre sul pezzo?
Noi lo sappiamo e ci piace così.
Ma pensiamo che ogni emozione ha la sua dignità e senso di esistere, quindi a volte va semplicemente riconosciuta e non necessariamente trattata. Magari lasciata da una parte, magari nascosta, magari portata in viso, magari accompagnata mano nella mano, magari urlata, magari tenuta in tasca pronta all’evenienza, magari…
Noi vogliamo solo farci portavoce di questo promemoria.
Le emozioni, le sensazioni, sono il nostro passaggio nel mondo, fanno la nostra identità, sono la nostra libertà.
Espressione di se stessi, unicità di individuo, verità di essere.
Questo può portare al rispetto dell’altro: ci si sente meno soli e meno vulnerabili se diversità è sinonimo di ricchezza.
Portiamo in giro i nostri strati d’animo a testa alta e miglioriamo il mondo.